I have had an obsession for a while, and that's expat divorce.
For those who are unfamiliar with our habitat, this might look like the latest attempt to draw attention to our privileged condition, but hold your guns.
Any of life's many drawbacks, is going to hit you harder if you are an expat. Because as long as we are jet setting around the world, we all look pretty damn sharp, but the moment something tragic or unexpected occurs, the lack of safety nets becomes dramatically evident.
I've got quite a few expat friends who are currently going through divorce, and the sadness of it all is not the only common denominator their situations share. The other one is that they are being regally screwed by their (ex-) husbands, who are leaving them with almost nothing.
How can this be?
In the vast majority of cases, expat women are economically dependent from their husbands, and this is NOT, as someone might suggest, because instead of getting a job like everybody else in the world, they prefer to hang out at Starbucks in sweatpants with their friends.
Let me say this once and for all:
HAVING NOTHING TO DO IS NOT, BY ANY SCHOOL OF THOUGHT, A DESIRABLE CONDITION. If anything it's depressing, because, and again, I will say this only once (and for all): WORK IS DIGNIFYING.
Most expat wives don't work, unless they have some kind of carry-on freelance profession, because you cannot really start any professionally meaningful engagement in a foreign country if after a couple of years you need to pack your things and move on. And that's just if you are lucky enough to be in a country where you speak one of the accepted languages. Often, as in my case, a university degree which is rooted in the legal system of the country where it was obtained, cannot be validated abroad. Or it could, but this would mean taking further exams and going through such a bureaucratic odyssey that often lasts longer than the international assignment itself.
Let's not also forget that on top of her professional frustrations, the expat wife is also the ring leader of every aspect of the family's life, because the expat husband is an expert in calling himself out when it comes to practical matters. After all, he's busy with the very important job that's given the family this wonderful opportunity. And we should not only not mind his absence, but thank him at any given chance for the important job he's doing. He's so important. Gosh. The most important.
So now I am getting pissed off here, and I'll just have to keep talking about this another time. Let me just say that I've seen plenty of highly qualified women with masters and PhDs cling to an illusion of professional engagement by becoming language teachers for a few bucks an hour, because of lack of options.
At least that covered their Starbucks lattes, but not the sweatpants.
I held cooking classes at my place at a certain point. And for free. It was great. But come on. I had my masters' degree collecting dust in a drawer.
Now I see this amazing friend of mine who has been giving her unconditional support to her husband's professional success as they moved over and over for 20 years without a break.
I see her sitting in front of a judge as she goes through divorce in a foreign language (German, not just ANY foreign language), in a foreign legal system, with no family around to support her. And with her (ex-) lovely husband accusing her to be a gold-digger, she hears this words from the judge:
"Your husband worked very hard to succeed in his job. To have this kind of money, you should have done the same".
I will talk some more about this, but right now, I think I need that vomit bag from my last post.
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È da un po' che sono ossessionata dal divorzio expat.
Per coloro che non conoscono bene il nostro habitat, questo potrebbe sembrare l'ennesimo tentativo di attirare l'attenzione lamentandomi della nostra condizione privilegiata, ma un attimo.
Ognuna delle fregature che la vita prima o poi ci tira addosso, farà più male se sei un'expat. Perché finché ci limitiamo a prendere 100 voli per girare il mondo, sembriamo i più fighi del pianeta, ma appena succede qualcosa di inaspettato, la mancanza di rete di sicurezza diventa tragicamente evidente.
Ho diverse amiche expat che stanno divorziando. E la tristezza della situazione non è l'unico denominatore comune di quello che stanno passando. L'altro è che i loro cari (ex-) mariti le stanno fregando clamorosamente, lasciandole col minimo indispensabile per sopravvivere.
Come può essere?
Nella stragrande maggioranza dei casi, le mogli expat dipendono economicamente dai loro mariti, e non perché, come i più maligni vogliono pensare, invece di trovarci un lavoro come ogni altro essere umano, preferiamo passare il tempo da Starbucks in tuta con le amiche.
Lasciatemelo dire una volta per tutte:
NON AVERE NIENTE DA FARE NON È, DA QUALSIASI PUNTO DI VISTA SI GUARDI, UNA CONDIZIONE DESIDERABILE. Casomai è deprimente, in quanto, e anche questo lo dirò una sola volta (e per tutte): IL LAVORO NOBILITA.
La maggior parte delle mogli expat non lavora a meno che non abbia una qualche professione freelance che può portare con sé, perché non è possibile intraprendere un impegno professionale serio se ogni due o tre anni devi fare le valigie e ripartire. E poi c'è il problema della lingua. Spesso, come nel mio caso, la laurea è legata al sistema giudiziario del paese in cui è stata ottenuta, e non è valida all'estero. O se può essere convalidata, ciò di solito richiede ulteriori esami e un'odissea burocratica spesso più lunga dell'assegnazione internazionale in quel paese.
Non dimentichiamoci inoltre, che oltre alle proprie frustrazioni professionali, la moglie expat è anche il direttore del circo di casa, perché il marito expat è un artista dello sfilarsi dalle questioni pratiche. Dopotutto fa un lavoro importante lui. Quel lavoro importantissimo che ha dato alla famiglia questa fantastica opportunità di vita all'estero. È importante lui. Cavoli. Il più importante di tutti.
Visto che mi sto incazzando, dovrò continuare questo discorso un'altra volta, ma lasciatemi soltanto dire che ho visto tantissime donne con qualifiche universitarie e dottorati finire a dare lezioni di lingua per due soldi perché non avevano altre opzioni.
Almeno i due soldi coprivano i cappuccini da Starbucks (ma la tuta no).
Io davo lezioni di cucina Italiana, per carità, bello, divertente, e pure gratis. Mentre la mia laurea ammuffiva in un cassetto.
E adesso ho questa mia amica che è una donna meravigliosa che ha seguito il marito con abnegazione in giro per il mondo per 20 anni mentre gli faceva da supporto in tutto e per tutto perché lui potesse concentrarsi sulla sua carriera.
La guardo esterrefatta mentre sta seduta davanti al giudice in tribunale durante l'udienza del suo divorzio, definito da un sistema legale straniero, senza la sua famiglia intorno a supportarla.
Il giudice le parla in tedesco, nonostante la sua lingua madre sia lo spagnolo e la lingua expat sia l'inglese. E seguendo la logica del (ex-) marito che l'ha accusata di essere un'avida materialista, le dice:
"Suo marito si è impegnato e ha lavorato duramente per ottenere questa posizione e questo salario. E lei? Cos'ha fatto? Se voleva avere più soldi, doveva impegnarsi anche lei."
Ritornerò su quest'argomento, ma adesso mi serve uno di quei sacchetti del mio ultimo post.
(pic by me, all rights reserved)
What the f*@*????
ReplyDeleteSlicing, no swearing until your kids are AT LEAST teenagers. Then it will give you plenty of extra points.
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