So my daughter, who cannot be still and could be an adrenaline-donor, decided to go to a different dance school. She has been dancing at the Opernhnaus but one day she woke up looking quite the same on the outside but inside she was all hip-hop-street-dance-urban-badass and she moved to a different school, which she apparently chose solely based on the criteria of “the farthest possible away from home”.
It is literally on the opposite side of town, but thanks to the super-efficient Swiss public transportation system, and the fact that Zürich is a small city, she will be able to come and go in complete freedom, as many other Swiss kids even several decades younger than her normally do.
This is a Swiss custom I could never quite wrap my head
around, letting small kids roam the city alone. Especially because after having
lived in the US and getting bombarded with kids’ safety rules, I think I am
scarred for life.
Never let your kids walk BEHIND you on a sidewalk.
If you
spot someone in a playground who is not accompanying a child, call the police.
Don’t
give them Nutella (a rule I break every day, fuck the palm oil controversy, my
family would eat Nutella even if it contained motor oil).
So the first time we
moved to Switzerland (we’ve bounced in and out a few times) and my 5-year-old
precious child started Kindergarten, we parents were instructed to let the kids
walk to and from Kindergarten ALONE as a way of teaching responsibility!
Really! I was already breaking down in panic when the teacher reassured me that
they were not crazy, they wouldn’t let the kids walk around like that without
the proper precautions, they had in fact come up with a perfect safety device intended
to protect the kids from all dangers, namely an orange fluorescent bib the
kids were required to wear while alone. A contraption we affectionately came to
address as THE PEDOFILE MAGNET.
So, of course, I did what I had to do: I walked him to school every day
and just let him run the few last meters alone, so that his teachers would not
catch me. And of course I was not just dishonest by never admitting to the
teacher that I was failing at teaching responsibility, but I also instructed my
child to lie if the teacher ever asked. Yes, that’s the kind of mother I am.
But back to my teenage daughter and her dancing. In Zürich
in winter (9 months/year) it’s dark like at 1pm (literary license). So will I
let her come and go by herself? The going is alright, as she will be with a
friend, but the coming will be taken care of, I will always happen to come by
exactly when she is finished because of some errands I was running precisely in
that area (never mind that by that time everything is closed).
And then she will pretend to buy it and we’ll sit on the
tram on our way home sharing her earbuds, because I don’t know about
adrenaline, but as love-donor, I do pretty well.
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Allora mia figlia, che non può assolutamente stare ferma e
potrebbe essere una donatrice di adrenalina, ha deciso di cambiare scuola di
danza. Fin’ora era alla scuola dell’ Opera ma una mattina si è svegliata tutta
hip-hop-street-dance-urban-freak e ha cambiato scuola, che ha apparentemente
scelto secondo il criterio “il più lontano possibile da casa”.
È letteralmente dalla parte opposta della città, ma grazie all’efficientissimo trasporto pubblico svizzero ed il fatto che Zurigo è una città piccola, sarà benissimo in grado di raggiungerla da sola in completa libertà, come fanno normalmente tanti altri bambini svizzeri anche diversi decenni più giovani di lei.
È letteralmente dalla parte opposta della città, ma grazie all’efficientissimo trasporto pubblico svizzero ed il fatto che Zurigo è una città piccola, sarà benissimo in grado di raggiungerla da sola in completa libertà, come fanno normalmente tanti altri bambini svizzeri anche diversi decenni più giovani di lei.
Questa di lasciar vagare i bambini da soli per la città, è
un'usanza svizzera alla quale non mi sono mai abituata. Specialmente perché dopo aver
avuto un figlio negli Stati Uniti ed essere stata bombardata da raccomandazioni
sulla sicurezza, sono segnata a vita.
Non lasciare MAI che i bambini camminino
per la strada dietro di voi.
Se in un parco giochi c’è qualcuno da solo che non
accompagna nessun bambino, chiamare la polizia.
Niente Nutella (una regola che
infrangiamo tutti i giorni in barba alla polemica sull’olio di palma perché la
mia famiglia mangerebbe Nutella anche se contenesse olio di motore, ecco).
Così la prima volta che ci siamo trasferiti qui in Svizzera
(siamo andati avanti e indietro un po’ di volte) e mio figlio doveva iniziare
Kindergarten, ci è stato detto che dovevamo lasciare che andasse e venisse DA
SOLO da casa all’asilo, per renderlo responsabile! Non scherzo! A cinque anni!
Mentre stavo per sciogliermi in un attacco isterico, la maestra si è però
affrettata a rassicurarmi: non avrebbero di certo lasciato che i bambini
incappassero in qualche pericolo, e per questo li avrebbero equipaggiati con lo
strumento ideale per proteggerli: una pettorina arancione fosforescente che in famiglia abbiamo subito nominato amorevolmente: L’ATTIRA PEDOFILI.
Così ho semplicemente fatto quello che dovevo: l’ho
accompagnato e ripreso tutti i santi giorni, lasciandogli percorrere da solo
soltanto gli ultimi metri per non farmi beccare dalla maestra. E non solo sono
stata disonesta con lei non ammettendo mai di star fallendo nel rendere mio
figlio responsabile, ma ho anche istruito lui a mentire nel caso la maestra
facesse domande. Ebbene si, sono quel tipo di madre.
Ma torniamo a mia figlia adolescente e alla sua scuola di
danza. A Zurigo d’inverno (9 mesi all’anno) è buio circa all’1 di pomeriggio
(licenza letteraria). Hi quindi
intenzione di lasciare che vada e venga da sola? L’andare è a posto perché sarà
con una sua amica, ma per il ritorno ci penso io, avrò sempre per pura combinazione
qualche commissione da fare proprio in quella zona esattamente all’ora in cui
finisce danza (anche se a quell’ora ormai è tutto chiuso).
E lei farà come al solito finta di crederci e torneremo a
casa insieme sedute sul tram dividendoci le sue cuffiette, perché l’adrenalina
l’ha sicuramente presa da suo padre, ma come donatrice d’amore non sono niente
male.
(pic by me, all rights reserved)
(pic by me, all rights reserved)
Che dolce il finale di questo post :) Comunque mi sembra assurdo che una maestra inviti i genitori a lasciare che dei bambini di 5 anni si avventurino soli per la strada per fare avanti indietro dall'asilo! A 5 anni non hai esperienza e comunque sei piccolo e facilmente trasportabile, fai bene tu, c'è tutto il tempo per essere indipendenti senza rincorrere in stupidi pericoli, a 5 anni si è indipendenti quando si mettono via da soli i giochi, quando ci si rifà il letto, non a camminare soli per la strada con una pettorina fluorescente che segnala al mondo che sei un bambino che gira solo!
ReplyDeleteCara, pensa che il bello è che qui iniziano ufficialmente l'asilo a 5 anni perché prima sono considerati dei bebè bisognosi delle attenzioni della mamma e poi di colpo fuori in giro da soli! Mah...paese che vai, strampalanze che trovi...
ReplyDeleteCiao,sono arrivata qui solo oggi facendo il saltablog, quando hai detto che mentivi alle maestre ed hai insegnato a tuo figlio a farlo a sua volta ho deciso seduta stante che ti seguirò.
ReplyDeleteVoilá, aggiunta ai preferiti
Siamo tutte fallibili e menzognere soprattutto quando si tratta di figli
Ciao Betty
Cara la mia Betty, come mi rendi orgogliosa, fai attenzione che a seguire la zoppa impari anche tu a zoppicare...;-)
DeletePassaggio per caso il mio.
ReplyDeleteAh, la Svizzera... Ci sono nata e cresciuta fino all'età di sei anni (e ora ne ho 30). Me la ricordo la pettorina arancione, si usava anche allora. Mi ricordo le esercitazioni per imparare ad attraversare correttamente la strada. E mi ricordo di mia madre che, come te, mi accompagnava all'asilo tutte le sante mattine, nonostante la mia pettorina arancione. :D
Ti devo dire la verità, le regole erano strane lì, ma sinceramente m'ha scioccato più vivere in Italia. I miei non si sono mai ripresi dal ritorno. Ed io, che dopo quasi tre decadi all'Italia - o a vivere in un solo Paese - non mi sono abituata, da buona apolide a-casa-da-nessuna-parte fra tre mesi mi trasferisco all'estero.
Cara, e dove vai di bello? L'aria di partenza è la mia preferita!
DeleteSlovenia! :D Ed ho una nuova lingua da imparare!
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