This is a screenshot from Amazon taken when I lived in Japan.
I could order English books on Amazon.jp using the reference number from Amazon.com, but my computer could not make out Japanese characters, so all I got while finalising the purchase were rows upon rows of tiny squares.
I had to click on "agree" having no clue of what I was signing up for.
Which always felt like the perfect metaphor for expat life.
I thought: what if an Amazon employee with a sense of humor had picked up my European name and decided to have a little fun, replacing the return policies with some other conditions, I don't know, something crazy, sort of like:
You will get married and right after the wedding, move to a country on the other side of the planet where people look different, speak a strange language you cannot understand that in written form has no spaces between words.
This will of course imply that you leave behind your family and friends and all that's familiar to you, including that job you invested so much time and energy in, that is now conveniently depicted as redundant.
And your former boyfriends. You know, those who should always be available in a catcher's position, just in case.
You will console yourself with denial, believing is a honeymoon of some sort, but no, you will be alone most of the time.
You will then have children in different countries, in different hospitals, where people speak a different language, with the only consolation that Epidural sounds pretty much the same everywhere.
You will pack your things and move more times than you can count and grow resistant to any language, climate or school system.
But never to saying goodbye.
Who would ever click on "agree", right?
Right?
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Questo è quello che appariva sullo schermo del mio computer quando ordinavo un libro da Amazon.jp mentre vivevo in Giappone.
Potevo ordinare libri in inglese usando il codice che trovavo su Amazon.com ma il mio computer non riconosceva i caratteri giapponesi, e quindi mi presentava paginate di quadratini con sotto il bottone "accetto".
Dovevo accettare senza sapere bene in cosa mi stavo mettendo, e ogni volta pensavo a come questa fosse una metafora perfetta della vita expat.
Pensavo inoltre: e se un dipendente di Amazon, visto il mio nome europeo, avesse deciso di divertirsi un po' sostituendo le condizioni di pagamento con qualcos'altro, non so, delle assurdità, tipo:
Ti sposerai e appena dopo il matrimonio vi trasferirete in un paese lontanissimo in cui la gente ha un aspetto diverso e parla una lingua che non capisci e che fra l'altro nella forma scritta non ha spazi tra le parole.
Ovviamente lascerai famiglia e amici, e tutto quello che conosci, incluso quel lavoro in cui hai investito anni di studio e fatica, che adesso viene convenientemente ritenuto superfluo.
Lacerai anche i tuoi ex, sai quali, no? Quelli che dovrebbero rimanere sempre disponibili a riprenderti al volo, perché non si sa mai.
Ti consolerai con l'illusione che si tratti di una specie di luna di miele, ma no, passerai molto tempo da sola.
Come Napoleone all'Elba.
I tuoi bambini nasceranno in paesi diversi, in ospedali diversi, dove tutti parlano lingue diverse, con la sola consolazione che Epidurale si capisce un po' dappertutto.
Farai più traslochi di quanti tu possa contare e diventerai resistente a qualsiasi lingua, clima o sistema scolastico.
Ma mai agli addii.
Chi sarebbe mai così pazzo da cliccare su "accetto", giusto?
Giusto?
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