So yesterday
I was at a bookstore in Zürich and I overheard a customer (to whom I
will from now on refer to as T.M.B. as in The Mean Bitch) talking to one of the
people working at the cashier.
T.M.B. (speaking English): ‘Your choice of birthday cards is very boring…’
Lady from
the cashier (in Perfect English): ‘I am sorry, that’s responsibility of the store manager.’
T.M.B.: ‘Well,
then he must be a Swiss!’
Really, lady?
Like in
the boring, rule-abiding, no-fun, all-work Swiss stereotype?
And you
point it out while in a Swiss store talking to a Swiss person in Zürich,
Switzerland? Really?
Sometimes
deportation does not seem like such a bad option after all.
Or rather, some people should just stay T.F. home.
----------------------------------------------------------
Ieri ero
in una libreria a Zurigo e ho sentito una conversazione surreale tra una
cliente (alla quale d’ora in poi mi riferirò con L.S., La Stronza) e la signora
gentile alla cassa.
L.S. (direttamente in inglese): ‘I
vostri biglietti d’auguri sono veramente poco divertenti…’
Signora
gentile alla cassa (in inglese perfetto): ‘Mi spiace, la scelta della linea di biglietti d’auguri
dipende dal nostro manager.’
L.S.: ‘Be’,
allora deve trattarsi di uno svizzero!’
Davvero?
Come
secondo lo stereotipo degli svizzeri noiosi, rispettosi delle regole, tutto
lavoro e niente divertimento? E tiri fuori quest’idea così originale mentre
parli con una svizzera, in un negozio svizzero in Zurigo, Svizzera? Ma sei
scema?
A volte
la deportazione non sembra poi un’idea tanto malvagia.
O meglio certa gente farebbe meglio a starsene a casa sua.
No, certa gente farebbe meglio a viaggiare molto di piu di quello che fa, a sentirsi insultare in quanto straniera, a sentirsi addosso gli stereotipi.
ReplyDeletePoi forse smetterebbe di essere stronza.
Eh, cara, parole sante!
Delete