So my sister also lives in a land far far away and every Christmas, when she cannot make it back home, she equips herself with the essential tool to feel the comfort of our Italian Christmas traditions, in the shape of a Pandoro, a traditional Italian sweet yeast bread (I am quoting from Wikipedia) shaped like a frustum. A parallel truncation of a right pyramid (I am re-quoting from Wikipedia) (I knew that).
She gets it at a specialty gourmet foreign delicatessen shop, forking out what she would probably pay for a kidney on the black market. And rightfully so! It's a PANDORO TRE MARIE, la crème de la crème.
She puts it on
the passenger seat, buckles it up like a precious baby and then drives home,
where she takes it out, sets it on her dining room table and then doesn’t open
it.
For months.
She observes it
lovingly, anticipating the first bite like a lover’s first kiss, walks by it
every day, strokes the smooth pale-yellow cardboard shell where it’s enclosed.
Until around this time of the year, when she remembers to check the expiration
date, freaks out, then tears the pale-yellow box apart and eats the whole thing
within two days.
So today we were FaceTiming and she could hardly get up from her sofa, for all the Pandoro she
had been eating for breakfast. And we engaged in a philosophical dissertation
on the detox properties of the Pandoro.
It seems that even when (according to
tradition) it is generously sprinkled with powder sugar until it looks covered
in snow, if you wait long enough (24 hours max), the sugar will magically
disappear.
I repeat:
THE SUGAR
DISAPPEARS!
That's right! that's the magic of Italian gourmet food, and certainly another of Sophia Loren's precious beauty secrets after moisturising with olive oil and sitting up straight: remember to regularly mop up all those nasty sugars in your system with Pandoro!
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Anche mia sorella
abita lontano e ogni Natale, se non riesce a venire a casa, si fornisce dello
strumento ideale per poter sentire il conforto delle nostre tradizioni natalizie,
vale a dire un bel Pandoro.
Lo trova presso
un negozio di specialità culinarie straniere, con un prezzo probabilmente superiore
a quello di un rene sul mercato nero. E
giustamente! È un Pandoro TRE MARIE per la miseria, er mejo.
Se lo mette in
macchina sul sedile del passeggero e gli allaccia la cintura, dovesse mai
frenare di colpo. A casa lo tira fuori e lo mette al centro del tavolo dal
pranzo, senza aprirlo.
Per mesi.
Lo osserva
amorevolmente pregustandosi il primo morso come se fosse un primo bacio, gli
passa accanto ogni giorno, accarezzando la scatola giallo chiaro che lo
rinchiude. Fino all’incirca a questo periodo dell’anno, quando si ricorda di
colpo di controllare la data di scadenza, fa un’esclamazione poco Natalizia e
presa dal panico squarcia il cartone giallo chiaro e si mangia l’intero pandoro
in un paio di giorni.
Così oggi eravamo
su FaceTime e quasi non riusciva ad alzarsi dal divano da quanto Pandoro aveva
appena mangiato per colazione. E improvvisamente ci siamo ritrovate nel bel
mezzo di una dissertazione filosofica sulle proprietà detossificanti del Pandoro (si dice detossificanti? Boh,
va be’ diciamo DETOX che fa figo) (tanto poi la Silvia che ha la correggite me
lo dice).
Ebbene, è
dimostrato che nonostante, secondo tradizione, il Pandoro venga preventivamente
spolverizzato con abbondante zucchero a velo, se si ha pazienza e si aspetta
circa 24 ore, lo zucchero scomparirà come per magia.
Ripeto:
LO ZUCCHERO SCOMPARE!
Giuro! Ecco l’alchimia
del cibo italiano doc, e sicuramente un altro dei preziosi segreti di bellezza di
Sophia Loren oltre all’olio d’oliva sulla pelle e la postura: ricordarsi di
ripulire regolarmente l’organismo dagli zuccheri in eccesso col Pandoro!
eccomi! si dice detossinante :) http://www.treccani.it/vocabolario/detox_%28Neologismi%29/
ReplyDeletema sei un mito
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