Friday, May 25, 2018

of crude feminism -- sul femminismo crudo


So the bad thing about having teenagers: constant discussions. The good thing about having teenagers: constant discussions. 
They are little people in grown-up bodies and they are struggling to understand this world around them, that's scary and enigmatic and full of exciting possibilities. 

We have talked about feminism and I had to admit that I've had my own turmoil about this issue since I started my master at St. Gallen, because we've had some Diversity and Inclusion lectures and I've been at conferences about the future of women in business. 

One of these conferences in particular left me quite discouraged, although the speaker was trying to convey the opposite message to an audience made up mainly of young professional women. She told them that they should not feel guilty about choosing career over raising children, because "apart from giving birth, everything else can be delegated". I felt this was the stuff postpartum depression is made of: the crude trivialisation of motherhood
Not cool. The speaker was Monika Rühl, the director of Economiesuisse.

I think this kind of feminism is very counterproductive for women. The myth that kids have been born since the beginning of time and that therefore taking care of a baby is an unremarkable task. 


No, lady. 

Women who choose to take some time off work to raise their children shouldn't have to deal with this kind of judgement. It's hard enough.

This is the same distasteful feeling of "crude feminism" I get every time I read in the news that this or that woman is all about the right of breastfeeding in public, and will make her point by whipping out her boob in front of people and posting it on Instagram. 


Well. No. 

This happens a lot in the US, where pro-breastfeeding groups of women even organise breastfeeding sit-ins to make the point that it's natural and that babies have the right to eat.

I feel ist's the same kind of misleading trivialisation. 

My son was born in the US 18 years ago and I have breastfed him for six months in parks, malls, airports, planes and restaurants without ever receiving a single negative remark. I was not hiding in a corner but I was covering up with a cloth, and hot because breastfeeding is dirty or shameful, simply because it's INTIMATE and I wanted to protect my baby's quiet place.

But no. Now if you are a real feminist you need to whip it out and show it to the world. What's next on the agenda? Giving birth in public? Because that's pretty damn natural as well.

I feel this trivialisation of motherhood will backfire, if it hasn't already. Mothers are not hens on an egg farm, there is much more after giving birth that should not be delegated, dear Ms. Rühl. 

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La cosa peggiore di avere adolescenti sono le discussioni continue, la più bella sono le discussioni continue. Sono piccoli esseri umani in corpi da adulti e stanno cercando di capire questo mondo che li circonda, così spaventoso ed enigmatico, e pieno di eccitanti possibilità. 

Abbiamo parlato di femminismo e ho dovuto ammettere che anch'io ci ho pensato molto da quando ho iniziato il master all'Università di St. Gallen, perché ho seguito qualche lezione su Diversity and Inclusion (Diversità e Inclusione, si dice così?) e ho assistito ad alcune conferenze sull'argomento delle donne nel mondo del lavoro. 

Una di queste conferenze in particolare mi ha un po' scoraggiata, nonostante chi parlava avesse l'intenzione opposta. Si rivolgeva a un pubblico composto principalmente da giovani donne professioniste e ha detto loro che non devono sentirsi in colpa se scelgono la carriera al posto di crescere i loro figli, perché "a parte farli nascere, tutto il resto si può delegare". Ho avuto l'impressione che questa fosse esattamente la benzina che alimenta la depressione post-parto: la banalizzazione della maternità


Inaccettabile. 

Chi parlava era Monika Rühl, la direttrice di Economiesuisse.

Secondo me questo tipo di femminismo è molto controproducente. Il mito che  i bambini sono nati dall'inizio dei tempi e che quindi occuparsene è un compito banale.


 No, cara ragazza.  

Le donne che scelgono di prendersi un po' di tempo per crescere i loro figli non dovrebbero aver a che fare con questo tipo di sentenza. È già abbastanza difficile anche senza, grazie.

La stessa sensazione sgradevole di "femminismo crudo" la avverto anche ogni volta che leggo nelle notizie che una donna per promuovere il proprio diritto di allattare in pubblico, ha tirato fuori la tetta in un luogo pubblico e l'ha anche postata su Instagram. 


No, care ragazze. 

Questo succede sovente in America, dove gruppi di donne che vogliono reclamare il proprio diritto ad allattare dove je pare, organizzano delle dimostrazioni in luoghi pubblici, allattando tutte insieme. Perché è una cosa naturale e i bambini, come tutti, hanno il diritto di nutrirsi. 

Mi sembra lo stesso tipo di banalizzazione fuorviante. 

Mio figlio è nato in American 18 anni fa e l'ho allattato per 6 mesi in parchi, aerei, aeroporti, ristoranti, centri commerciali senza che nessuno avesse mai niente da ridire. Mi nascondevo in un angolo? Certo che no, ma mi coprivo con un piccolo telo e non certo perché fosse disdicevole o vergognoso, semplicemente perché allattarlo eran un momento INTIMO e volevo proteggere quell'angolo sereno per il mio bambino. 

Ma no. Se sei una vera femminista devi farlo vedere a tutto il mondo. Poi cosa viene dopo sul programma? Il parto pubblico? Perché anche quello é naturale, no?

Mi pare che questa banalizzazione ci si ritorcerà contro, se non l'ha già fatto. Le madri non sono galline in un allevamento per la produzione delle uova e ci sono tante cose che dopo la nascita non dovrebbero essere delegate, cara Ms. Rühl. 

(Pic by me, all rights reserved)


2 comments:

  1. Lo senti che sto applaudendo? Lo faccio cosi' forte che dovrebbe arrivare l'eco dal Canada alla Svizzera!
    Pensa che anch'io volevo proprio scriverci un posti questi giorni in cui gente come la Ferragni molla, con il cuore in gola giustamente, il piccolo di due mesi per un viaggio di lavoro e le altre le fanno la ola : "Brava! Sei un esempio per tutte noi mamme lavoratrici!". Ma de che?! oh, le nostre mamme hanno lottato per il diritto alla maternita' pagata non perche' non piacesse il loro lavoro, ma perche avevano capito piu' di noi su quanto fosse importante quel periodo.
    Io lo chiamo maschilismo travestito da femminismo. Identificazione con l'aggressore.
    E a questo proposito, cara amica, leggiti questo post, anch'esso meritevole di applausi.
    https://ilpartopositivo.com/2017/03/07/vogliamo-parlare-di-femminismo-parliamo-di-parto-allora/

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    1. Cara, grazie, ecco cos'era quel rumore! Pensavo ci fossero dei nudisti che facevano jogging (questa è una battuta vecchia di mio papà...). Sono contenta che tu sia d'accordo, sono acque perigliose da navigare. Lo "sbagliare la mira" dell'articolo che hai allegato è esattamente ciò che rende controproducente un certo tipo di attivismo. Spiegarlo a due teenagers di sesso diverso... impagabile... ;-)

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