Saturday, December 1, 2018

of shopping alone -- sul fare compere da solo


When you kid leaves home to study abroad, everyday you find a new way in which you miss him. 
But the pride of seeing him taking care of himself and fending off difficulties, most of the time counterbalances the excruciating emptiness of not having him close by.

So he had a rough week, his wallet got stolen, because having grown up between Switzerland and Japan, he thought it would be safe to leave it in the laundry room of his dorm while he quickly ran upstairs to fetch something in his room. 
Bless his innocent heart. 
It was 2 am when he called me and I was up on my laptop cancelling bank cards and figuring out how to replace his documents, that, true to his TCK past, have been issued in different corners of the world. 
But I didn't feel protective, it was nothing but practical matters.

Then a few days later it was his bike that disappeared from the bike-rack outside the dorm. 
Mind you, it's a pawn-shop bike we bought together when he started university, and it had a proper lock which probably was worth more than the bike itself. But he needs it to go to his lessons. And once again, I reacted full action: told him to get a skateboard instead, so he can bring it inside.
In the end he got his bike back because a friend of his saw it in a sketchy neighbourhood not far from campus. They just went there on a mission to retrieve it. Never mind that they could have gotten shot, but then again, I am ALWAYS the one with the worst case scenario in mind...  
And yet again, it was all soaked in adrenaline, all action, no time for feelings. 

Then yesterday he called me while he was coming back from his lessons on his retrieved bike and told me he was going to buy himself some khaki pants for a semi-formal Christmas party his Fraternity is hosting, and then going for a haircut. 
And suddenly the adrenaline was gone. 
 I realised how big and independent he has become, and the thought of him trying on pants without me outside of his changing room made him seem more vulnerable than any theft. 
It made me break down and I haven't stopped crying since. 

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Quando i tuoi figli vanno via da casa per studiare all'estero, ogni giorno scopri nuovi modi in cui ti mancano. 
Ma l'orgoglio di vederli indipendenti e in grado di occuparsi di sé stessi è così forte che sovente prende il sopravvento o quantomeno controbilancia la malinconia struggente di non averli accanto.

Ha avuto una settimana complicata, gli hanno rubato il portafoglio, perché essendo cresciuto tra il Giappone e la Svizzera, il ragazzo pensa di poterlo lasciare qualche minuto nella stanza lavanderia del suo dormitorio mentre corre in camera a prendere una cosa, e che nessuno glielo tocchi. 
Beata innocenza. 
Erano le 2 del mattino quando mi ha chiamata, e dal letto sul mio laptop cercavo di capire come fare a rinnovare i suoi documenti che da bravo bimbo expat sono stati emessi in vari angoli del mondo.
Ma non avevo istinto protettivo, era soltanto una questione pratica da sistemare. 

Un paio di giorni dopo gli hanno rubato anche la bici, davanti alla casa per studenti dove abita. Fra l'altro è un rottame che abbiamo comprato a un banco dei pegni quando l'ho accompagnato là ed era regolarmente inchiavardato con un lucchetto che probabilmente valeva più della bici, ma gli serve per andare a lezione. E di nuovo ho reagito subito mettendomi in azione, gli ho detto di prendersi uno skate-board, così lo può portare in camera.
Alla fine l'ha ritrovata, un suo amico l'ha vista in un quartiere poco raccomandabile non distante dall'università e sono andati a riprendersela. Ovviamente qualcuno avrebbe potuto sparargli, ma tanto io sono famosa per essere quella che si immagina sempre lo scenario più tragico possibile.
Eppure anche questa disavventura era intrisa di adrenalina, senza sentimentalismi. 

Poi ieri mi ha chiamata mentre tornava da lezione pedalando sulla sua bici recuperata e mi ha detto che stava andando a comprarsi dei pantaloni beige per una festa di Natale semi-formale alla sua Fraternity e poi a tagliarsi i capelli.
E improvvisamente non c'era più adrenalina, solo sentimento. 
L'ho visto così grande e indipendente, e il pensiero di lui che si prova i pantaloni nuovi senza che ci sia io fuori dalla saletta di prova me lo ha fatto apparire più vulnerabile di qualsiasi furto, mi ha completamente distrutta e ancora a adesso non riesco a smettere di piangere. 

(awesome watercolour by me, all rights reserved)

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