Monday, December 3, 2018

of Jung -- su Jung


I have been reading Jung a lot. 
His writings are daunting, not just because of the content itself, but because the guy was so incredibly smart, it's scary. He can conceptualise answers to questions that are not fit for the human brain

But then again, like me, he studied Ancient Greek. When I say "study" here referred to myself, I use it of course in a broad sense, because even though I laboured for 5 long years over it, it has left behind nothing but a very faint trace. 
I believe it's all been pushed off my braincells by German. That bully kept the trunk of the Greek tree: the declinations, but trimmed off all the Greek branches and replaced them with words such as Räbelichtliumzug, Sechseläuten or Berufausübungsbewilligung

My dear school friend Michelle (more like an accomplice in mischief during our teenage years) who is cursed blessed with a child who also chose to study Ancient Greek (God, thank you for not including it in the International School curriculum, amen), tells me that when she had to help him with school work, IT CAME BACK
Her brain must be equipped with more gigabytes than mine. In my case there is no coming back. More than a CPR it would be like an exhumation. 
Hopeless. 

Anyway, back to Jung. 
I got interested in Jung after my wild teenager started spending her scout summer camp setting up tent with her crew in the beautiful garden of what was Jung's childhood home. Up to that point I very much confused him with Freud, both in the same field, both short names with the same origins, sort of like Lenin and Stalin in history class. 

I got so much into his writings, that I even considered taking some classes at the Jung institute. The problem is that courses that will actually lead to a diploma are CRAZY expensive, and the weekend retreats are very popular among the Birkenstock crowd, which is attracted by such things as well as by homeopathy and lack of deodorant. 

Anyway, I think it's mighty poetic that such a scholar of human behaviour would have a bunch of scouts setting up tents in his garden. 
I can imagine him hovering above with his notebook at hand and his pipe (or was that Freud?) finding meaning in their random pooping in the woods and not showering for 2 weeks. 

It's a pity that an introduction to psychoanalysis is not included in compulsory education with less, for example, Ancient Greek. 
Because out of the two I have a feeling that the former will come in handier than the latter, whilst dealing with the mundane order of things. 
Just to mention one of Jung's teachings, which is also my favorite one:

"Until you make the unconscious conscious, it will direct your life and you will call it fate."

Learn to face your demons, or they will dictate your destiny.
I know so many people that would have benefitted from this more than Greek, including yours truly. 

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Mi sono messa a leggere Jung e non mi fermo più. I suoi scritti sono impressionanti, non solo per il contenuto ma per come trapela l'intelligenza acutissima di quest'uomo. Può formulare risposte concettuali a domande esistenziali che non sono concepibili dalla mente umana

D'altra parte, come me, aveva studiato il Greco Antico. E quando dico "studiato" riferito a me stessa, lo intendo ovviamente in senso lato perché nonostante ci abbia sudato per 5 lunghi anni, nel mio cervello non ha quasi lasciato traccia. 
La mia teoria è che sia tutto stato rimosso dal tedesco. Quel bullo ha mantenuto l'albero greco delle declinazioni, ma ha tagliato via tutti i rami, sostituendoli con parole come Räbelichtliumzug, Sechseläuten o Berufausübungsbewilligung. 

La mia cara compagna di banco del liceo, Michelle (la mia complice di malefatte durante gli anni dell'adolescenza) ha la sfiga pazzesca grandissima fortuna di avere un figlio che ha deciso di studiare anche lui greco (Dio, grazie di non aver incluso il greco nel curriculum delle scuole internazionali, amen). Ebbene, lei sostiene che quando deve aiutarlo a tradurre, il greco LE RITORNA. Il suo cervello deve avere molti più gigabyte del mio. Nel mio caso, non c'è ritorno. Più che di rianimazione, si tratterebbe di riesumazione. 
Nessuna speranza. 

In ogni caso, torniamo a Jung. 
Mi sono appassionata a Jung dopo che mia figlia ha iniziato a mettere su tenda coi suoi amici scout durante il campo estivo nel bellissimo giardino di quella che era stata la sua dimora d'infanzia. Fino a quel momento me lo confondevo con Freud: entrambi nomi corti, con la stessa origine linguistica, attivi nello stesso campo. Un po' come facevo con Stalin e Lenin a storia. 
Ho anche pensato di frequentare dei corsi all'Istituto Jung, ma quelli che permettono di conseguire un diploma sono carissimi e i seminari del fine settimana sono un po' troppo diffusi tra il popolo Birkenstock, lo stesso appassionato anche di omeopatia e assenza di deodorante. 

In ogni caso, trovo estremamente poetico che proprio uno studioso del comportamento umano ospiti nel proprio giardino una truppa di scout in tenda. Me lo immagino che svolazza a mezz'aria tra di loro con il taccuino e la pipa (o era Freud?) prendendo appunti e cercando significati profondi nel loro cagare nel bosco e non lavarsi per due settimane. 

È un vero peccato che un corso di introduzione alla psicoanalisi non sia incluso nel programma della scuola dell'obbligo sacrificando magari un po' di greco. 
Perché dei due ho l'impressione che la prima tornerà più utile del secondo, nell'ordine mondano delle cose. 
Per esempio in questo concetto, che è uno dei miei preferiti, Jung dice:

"Rendi cosciente l'inconscio, altrimenti guiderà la tua vita e tu lo chiamerai destino".

Affronta i tuoi demoni o finiranno col determinare il tuo futuro. 
Conosco tante di quelle persone a cui avrebbe fatto meglio questo, del greco. Inclusa ovviamente a sottoscritta. 


(awesome watercolour by me, all rights reserved)

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