Wednesday, November 14, 2018

of the right to bear horns -- sul diritto alle corna


So all hell might be breaking lose in the rest of the world, but here in Switzerland we are voting on a referendum on cow's horns. Yes, there is a pro-horns movement, because from time immemorial cows have had horns and somebody noticed it wasn't the case as much anymore.
Why? Because farmers realised that horn-less cows need far less personal space than their horned counterpart, cause each other less injuries and notwithstanding their diminished glamour are just simply easier to manage

The hornlessness is achieved mostly through favouring hornless breeds or sometimes by surgically removing the horn buds in baby cows. Appalling, but yet again we also invented circumcision, nipple-piercing, tattoos and dental braces, and that we do TO OUR OWN PEOPLE, so hold your indignation.

Anyway, what the referendum proposes is to subsidise farmers who go for the horny kind (oh how I love the English language) so that they can build bigger stalls to make room for the horns. 

This looks like a noble attempt to straighten things out and sacrifice convenience in the name of natural beauty, but it might actually be a matter of the urban ideal for picture-perfection over rural practicality.  As it happened before as during the referendum to limit construction of new homes in Swiss touristic locations, the local people (who live on tourism) were against it, but the city people decided that mountain villages should stop growing, and they won, disregarding the interests of the people who were most directly affected.

When I was little I witnessed a perfect example of city idealism over mountain pragmatism. We were hiking with my Grandfather who worked as textile chemist in Torino but escaped to the mountains whenever he could. We crossed paths with a farmer and his cow. My grandfather stopped to compliment the farmer and said:

"What a majestic beast, what is its name?"
And the farmer replied:
"COW."


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Nel resto del mondo sta venendo giù tutto ma qui in Svizzera votiamo un referendum sulle corna delle mucche. Ebbene si, c'è un movimento pro-corna, perché dall'inizio dei tempi le mucche hanno avuto le corna e qualcuno si è accorto che le cose stavano cambiando.
Perché? Perché le mucche scornate tengono meno spazio, non si feriscono a vicenda e nonostante la diminuzione di fascino sono semplicemente molto più pratiche da allevare. 

L'assenza di corna si ottiene allevando solo specifiche razze che ne sono prive, o rimuovendo chirurgicamente la matrice delle corna  nei mucchini appena nati. Allucinante, vero? Ma non dimentichiamoci che siamo la stessa stirpe che ha inventato la circoncisione, i piercing al capezzolo, i tatuaggi e l'apparecchio ai denti, tutte cose che facciamo A NOI STESSI, quindi non facciamo scena.

In ogni caso il referendum propone di dare dei sussidi agli allevatori perché costruiscano stalle più spaziose che possano contenere non solo le mucche ma anche le corna. 

Quello che può sembrare un tentativo di ristabilire l'ordine naturale delle cose, potrebbe invece essere il trionfo dell'ideale bucolico degli abitanti delle città in barba alla praticità della gente di campagna. Come nel caso del referendum sulla moratoria edilizia nei paesi di montagna: i montanari, che di turismo ci campano, erano contrari, ma la gente di città ha votato in massa per mantenere l'ideale di villaggetto in cui passare i fine settimana, non curandosi degli interessi di chi sarebbe stato più colpito dalle conseguenze. 

Quando ero piccola ho visto con i miei occhi lo scontro tra mentalità cittadina e praticità montanara. Stavamo facendo una gita in montagna con mio Nonno, che lavorava come chimico tessile a Torino, ma appena poteva scappava in montagna. Abbiamo incrociato un contadino con la sua mucca. Mio Nonno si è fermato ad accarezzarla e ha detto:

"Che splendida bestia! Come si chiama?"
E il pastore:
"MUCCA."

(pic by me, all rights reserved)




4 comments:

  1. E qui scatta l'applauso al fattore. :-D

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  2. HAhaha, ma dai, aveva proprio il dente avvelenato il contadino!
    E' da parecchi decenni che c'è sta cosa del taglio delle corna, ma i contadini svizzeri come la pensano? Sono tutti contro?

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    1. È stata una battaglia tra poesia ed economia. I poeti del giorno d’oggi mi sembrano tutti un po’ fasulli, ma questo Armin Capaul, il paladino delle mucche, è il Nonno di Heidi in persona! Vai a vedertelo che merita! Ciao!

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    2. Ah ma l'iniziativa è partita da lui, quindi!
      Io non saprei cosa dire, certo che però se gli animali hanno abbastanza spazio, il rischio di incidenti dovrebbe essere ridotto; oggidì gli animali sono tenuti troppo stipati.
      Poi comunque è vero che le corna servono agli animali anche per grattarsi quando hanno prurito.
      Però so che già negli anni '50 in INghilterra si iniziava a tagliare le corna, ma le mucche stavano moltissimo all'aperto, in grandi spazi. Forse in inverno il problema è maggiore.
      Comunque credo che se gli animali venissero tenuti bene, con spazi più che comodi, il problema corna non ci sarebbe, ma tutto questo va contro l'aspetto economico e industriale che condiziona tutto troppo pesantemente.
      Un po' triste.

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